Nel silenzio di ogni rito parla il Tabernacolo, luogo Sacro, ove le MEMBRA di Cristo VIVONO!

Esso custodisce la CARNE del FIGLIO di DIO offerta per nutrire gli uomini affinché, attraverso la Sua Sostanza, la morte non abbia alcun potere.

"Chi mangia della MIA CARNE E BEVE IL MIO SANGUE non conoscerà mai la morte", dice Gesù, mettendo un punto chiaro e definitivo sulla presenza Eucaristica in tutti i tempi.

E' dalla Sua Parola che il dubbio di chi non può andare oltre il proprio naso, nella comprensione del Divino, svanisce.

Sempre dalla Sua Parola, la certezza che è necessario "mangiare" quella carne, fa degli invitati coloro che veramente vivono il Banchetto Divino. Un solo Cibo, VERO, ETERNO e SACRO. "Prendete e mangiatene tutti" è l'invito che Gesù fa per dare il compimento alla Sua Festa di Resurrezione, alla Sua Pasqua. E' la Sua Carne offerta in sacrificio per l'umanità che porta il Nuovo ed Unico Evento, in quanto sfocia nella Vittoria della Resurrezione.

Viene, con la Pasqua di Resurrezione, la certezza che l'uomo può risorgere in Colui che è Risorto. Come adempiere quali seguaci di Cristo a tale invito è semplice: basta accettare l'invito!

Lui vuole che molti si salvino mediante la Sua Persona e chiama. Conosce gli invitati, ma non tutti rispondono al Suo Banchetto Nuziale. Alcuni hanno impegni improrogabili; altri evitano "quella" perdita di tempo e fingono di ignorare l'offerta. Vi è Dio che, comunque, festeggia le Nozze dello Sposo che è Cristo e della Sua Sposa che è l'umanità!

Supera le defezioni ed estende l'invito a chiunque non sa dove andare, cosa fare. Invito che non guarda alcuna condizione di privilegio. Invito che accoglie tutti!

La Sua tavola è riccamente imbandita dall'Unico Cibo che impreziosisce coloro che lo consumano.

Si entra moribondi alla Sua Festa, si entra abbandonati alla Sua festa e si esce arricchiti. Tutto Dio entra negli invitati e li trasforma in Lui, in una cosa sola.

Entrano uomini e, dopo aver mangiato, escono Dei! Dio con loro ed in loro per gratuità d'offerta.

Chiede il festeggiato la sola adesione e partecipazione, senza pretendere nulla in cambio, se non la consapevolezza di conoscere che Lui ha voluto abitare in loro, invitati d'onore!

Non c'è altro banchetto ove si possa trovare la sostanza di Dio in tutta la Sua Divinità, mediante una semplice trasformazione del pane e del vino. Prese il pane e rese grazie, lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli, e disse: "Prendetene e mangiatene tutti: questo è il mio Corpo offerto in sacrificio per voi." Allo stesso modo, prese il calice del vino e rese grazie con la preghiera di benedizione, lo diede ai suoi discepoli, e disse: "Prendete e bevetene tutti: questo è il calice del mio Sangue per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati. Fate questo in memoria di Me".

Finito il banchetto, non interrompe la festa. Rimane in attesa di un nuovo incontro che dal Tabernacolo viene vissuto fino a coloro che sono lì ad adorarlo.

Incontro d'amore e di adorazione quale intesa comune e perfetta del Vivente con i viventi in Lui.

E' sempre festa ora che il Suo Corpo ed il Suo Sangue sono fra la Sua Gente quale certezza e garanzia che l'umanità non sarà MAI PIU' SOLA! Buona Pasqua di Resurrezione!

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Di Admin

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