Dal profondo della foresta s’innalza il suono asciutto del tam tam che, quasi per magia, si incontra con il melodioso la del violino che ondeggia sostenuto dai flauti, tromboni, chitarre, batterie ed arpeggi.

Le loro note salgono fino a raggiungere quel vento che le sospinge l’una verso l’altra per far sì che il suono melodioso dei loro incontri oltrepassi il confine della terra ed allieti quelle stelle che, nel silenzio della notte, si beano al suono di quella dolce sinfonia.

E’ dal profondo della terra e dai suoi punti più remoti che nasce ciò che deve finire in una ricca e generosa unione, capace di far dimenticare quelle origini e quelle lontananze.

E’ nella dimenticanza che cessa l’asprezza del selvaggio, del raffinato, del colto, del prezioso, dell’ignoto, del ricco, del povero.

Quando scompare il suono, unito nei suoni, nasce la nuova comunione che oltrepassa le regole massicce della terra che divengono presenze soavi nell’Eterno senza suoni.

Sono le note dell’unità che riescono a volare in alto, fin sulla vetta del monte senza fine, e rimanere vive nella voce dell’eterno silenzio.

Sono le carezze dolci del silenzio infinito le note unite ed in esse il silenzio gode.

Come il suono viene rapito e vola in alto nei cieli dove non c’è numero che possa contarli, così è l’incontro di creature che, pur avendo diverse origini, diverse lingue, diversi pensieri, diverse poesie, si conoscono al di sopra dei loro diversi nella elevazione del loro bene supremo: l’amore!

Esso, l’amore, vibra, senza chiedere ad alcuno l’identità della sua nascita.

Come strumento instancabile, nasce col nascere dell’uomo e si posiziona nel punto più profondo nel quale nessun elemento può entrare ed ostacolare la sua corsa. Nasce e cresce in ogni creatura e, giorno dopo giorno, si lascia conoscere, sussurrando timidamente il suono delle sue parole.

Caro, dolce, gentile, soave, bello, buono, amabile, tenero, fantastico, generoso, forte … amore!

Amore, amore, amore è ogni parola che lo esprime, anche se con lettere diverse, ma che si incontrano e si perdono nell’unico contenuto che posseggono: amore.

E’ gustoso stringere forte il petto ed ascoltarlo mentre si muove e vibra, ed è privo di parole il piacere che avvolge la creatura quando da lei fuoriesce per raggiungere l’altro, quello che da molto lontano lo chiama. Non si conoscono, eppure si incontrano. L’uno, anonimo dell’altro, e pur incisi nello stesso nome: Amore.

E’ la vita che fa dell’attimo d’amore l’uomo vivo, ed in quella vita, l’uomo regna e gode.

Imparare a sentire l’amore è compito di ogni cuore che batte, ed ingentilirsi in esso, è perfezione.

Dove trovare un trattato più ricco se non nella voce dell’Amore? Dove leggere l’unità e apprezzarne la creazione in essa regnante se non e sempre nell’Amore?

Amore, amore, amore oltre ogni razza, oltre ogni mente, oltre ogni tempo; amore solo per amare!

Chiude gli occhi ed avanza come un guerriero ricco di furore la creatura che nell’amore va per incontrare chi, che dal pianto geme e vuole essere accarezzato. E’ dall’amore che la tristezza, la fame, la sete ed ogni bisogno vogliono essere saziati.

Quale torto più grande si può fare se non quello di dare all’amore un nome che non è il tuo nome? Dovunque nasce il bisogno d’amore c’è il tuo nome inciso per correre e trovare quel piacere che proprio a te viene dato mentre vai e, nell’andare, godi.

Rispondi, ovunque tu sia – nel Bianco, nel Nero, nel Giallo, nel Rosa – alla voce dell’amato e sussurra con le stelle che non si può volare in alto se non nel sorriso di chi amato vive.

E’ Dio l’Amore e, nel Suo volare, il mio, il tuo, il suo sorriso nasce ed accarezza il suo bacio che sa di piacere infinito.

Avevate fame e vi siete dati da mangiare, avevate sete e vi siete dati da bere, eravate ignudi e vi siete vestiti … avete Amato, così come IO vi ho AMATO!

Jesus

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Di Admin

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