E’ senza dubbio dimostrato che mediante l’annunzio la Salvezza arriva ovunque. Come l’Angelo annunzia a Maria il Suo nuovo Stato di Madre di Dio, come gli Angeli annunziano ai pastori la nascita del Salvatore e li invitano ad andare da Lui ad adorarlo, così l’annunzio di chi è entrato in quella grotta a Betlemme diviene il mezzo unico e necessario per far conoscere la Verità.
Tutti i battezzati sono passati nella grotta perché chiamati e poi, pieni di Spirito Santo, accolgono Gesù che chiede loro di essere annunziato e testimoniato.
La forza dell’Annunzio è talmente visibile perché ogni uomo può constatarne la presenza in qualunque luogo si trovi. E’ un annunzio semplice eseguito da uomini privi di titoli e di ricchezze ma ricchi di servizio. Sono i Servitori del Nato Divino i nuovi Angeli fatti di carni umane e rivestiti di Potenza Divina.
Essi vanno nel mondo ma, nella conoscenza e nella sostanza del loro annunzio, dimostrano di non essere più del mondo. Sono gli Apostoli i primi nuovi personaggi di un presepe che rappresenta la continuità del Presepe natalizio.
C’è Gesù che offre al mondo il ruolo di interprete della Sua Storia umana e Divina. Dice: “Sarete miei testimoni e attraverserete ogni confine della terra”; “Per causa mia soffrirete e subirete ogni accusa, ma accoglierete tutto questo con gioia perché il MIO NOME vi servirà”.
E’ con la forza del SUO NOME che gli Apostoli vanno a portare la Buona Novella. Non è più il Messia che deve venire del quale non si conosce il volto, il contenuto messianico, bensì è di Gesù Cristo il Nazareno del quale si conosce ogni cosa. Il Messia è Venuto ed i Suoi testimoni Parlano di Lui, Vivono in Lui, offrono, mediante la loro vita, la Sua Vita.
E’la nuova Società, impegnata nel Sociale della Evangelizzazione, ove l’ignoranza di Dio viene sanata e, guarita la piaga della idolatria e del paganesimo, la creatura vive la guarigione. Sono gli Operai attenti e servili i testimoni di Gesù che hanno quale unico scopo quello di farlo conoscere nella Verità tutta per intero.
Iniziano con un numero ristretto per poi aumentare nei tempi. Rimane comunque l’appello del Maestro che avverte la necessità di avere più operai. In questo tempo di grave disagio occupazionale molte anime vagano ed attendono l’arrivo di una occupazione certa. L’uomo vuole e deve operare per vivere dignitosamente. Senza il giusto lavoro e, pertanto, la giusta occupazione, tutto diviene aleatorio e pesante. Si destabilizzano i cuori e la pace diviene solo un ricordo. Anche spiritualmente l’uomo entra nello sfaldamento di se stesso se non si occupa delle Cose di Dio. Gesù è Colui che offre tale occupazione annunziando al mondo di aver bisogno di operai per la Sua Messe.
Nella risposta consenziente l’uomo stesso ritrova la pace e la “grinta” a camminare sulle vie del mondo, tranquillo che il Padrone sa come ricompensarlo per il lavoro compiuto. Più fiducia in Gesù quale datore di lavoro eterno è necessaria, perché Lui supera ogni altro ed ha la capacità di custodire la Sua nuova umanità senza far mancare nulla per la sopravvivenza.
Offriamo a Lui la nostra vita ed occupiamoci servendoLo in ogni necessità!