E’ inutile affannarsi per capire dove l’uomo può ottenere le risposte circa la sua esistenza. Ovunque egli vada a cercare non troverà MAI la sazietà definitiva. L’arsura che l’umanità prova dalle origini – che risalgono non alla creazione, ma alla caduta in un regno sottoposto alla schiavitù del tempo – rende la stessa ricerca del benessere vana.
E’ vana la logica quando si immerge nel creato finito che si sgonfia nel MA… dell’infinito.
E’ vana la scienza perché scopre ciò che già esiste e continua a cercare di scoprire ciò che non sa. Esiste il Bene che offre di Se Stesso il Potere ed il Dominio su tutte le cose. Ma l’uomo è colui che fa da sé ed in sé rimane ogni giorno deluso. Si sanano molti mali e se ne aggiungono molti altri. In Verità, finché non si china il capo alzando le braccia al cielo, tutto rimane solo sotto lo stesso. Ogni risposta è al di là delle nuvole ed al di là della volta della ragione e della intelligenza umana.
Dalla terra si eleva il grido di Chi sa cosa vi sia al di là dell’universo umano. Quel Grido chiama. La Sua Voce invoca ed il Suo sguardo è oltre lo spazio di dominio dell’uomo. Grida con la voce di chi sa a chi è rivolta la Sua invocazione e DICE: “PADRE NOSTRO CHE SEI NEI CIELI!”. E’ proprio una voce unica fra le miriadi che tuonano nel mondo. E’ quella di Gesù di Nazareth che non ha mai confidato né nella Sua Vita né su quella del mondo che lo ospitava.
Confida invece in Colui che chiama Padre, non solo Suo, bensì di tutta l’umanità. La Sua Vita non ha legami sulla terra ma in quei cieli ove il Padre è Dio. Consiglia agli uomini di alzare lo sguardo come Lui e di invocare Colui che tutto può, Dio, per ottenere ogni risposta. La prima risposta che Lui stesso riceve circa la Sua vera identità viene proprio dall’Alto, davanti ad altri uomini. Una voce afferma che Gesù è il Figlio di Dio. E’ proprio il Padre ad annunziare chi fosse veramente quell’UOMO e a dare agli altri l’indicazione corretta per fermare la macchina sfrenata della ricerca della verità. Dice: “Questi è il Figlio mio PREDILETTO. ASCOLTATELO!”. Occorre piegare la testa a questi uomini superbi ed ignoranti per raggiungere la conoscenza di Colui che tutto SA. La loro vita è legata in tutto e per tutto a quella VOCE che dall’Alto ha parlato. E’ Dio, ed in Lui, ascoltandolo, troverà l’uomo la sua vera vita dalla quale sentirà la gioia di appartenere all’unico Dio oltre il quale non ce ne sono altri.
La stessa Voce chiede a questi uomini sordi di amarlo con tutto il cuore, anima e mente. Per fare questo ci ha regalato Gesù, Figlio Suo prediletto, il quale sa come farci raggiungere il dialogo senza barriere con Dio: l’Essere creatore del cielo e della terra e di tutte le cose visibili e non visibili.
Cosa altro sperare? Abbiamo tutto.
Abbiamo la Risposta alla vita.
Abbiamo Gesù di Nazareth, il Figlio di Dio!