E’ passato il tempo in cui la terra godeva della ricchezza di Dio che la nutriva con la Sua Parola, regalandole ogni delizia. E’ giunta l’ora anche per Dio di lasciare il pianeta tanto amato dal quale non ha ricevuto altrettanto amore. Dio con gli uomini deve rispondere allo scoccare della Sua ultima giornata terrena e soffrire per il distacco da ciò che lo ha reso umano fra gli uomini.
Dio che si fa uomo, Gesù di Nazareth, viene chiamato dal mondo per essere giudicato degno di morte. Lui, che nessuna ragione poteva incriminare, si ritrova ad essere accusato e “giustamente” condannato da quegli uomini per i quali ha dato tutto Se stesso per ogni giorno dei Suoi trentatrè anni di vita terrena.
E’ per loro che prima dello spuntare del sole si appartava e pregava il Padre affinché gli uomini lo riconoscessero e lo amassero. Pregava per l’Unità Divina e terrena che si sarebbe dovuta adempiere mediante il Suo Perfetto SI’ alla volontà celeste del Padre Suo.
E’ per loro che instancabilmente iniziava il Suo Operato, senza nulla a pretendere, offrendo ogni parola di Vita Eterna affinché anche gli ultimi fossero coscienti e salvati per mezzo di essa.
E’ per loro che sa sopportare la violenta presunzione che sa di insulto, frutto di tanta superbia, sterile e misera.
E’ per loro che il Suo Cuore vibra e si commuove fino a richiamare i morti dal loro regno e farli rivivere.
E’ per loro che il Potere Divino si propagava con pietà per alleviare ogni sofferenza ed alleggerire ogni carico.
E’ per loro che difende la Vita affinché la Vita potesse un giorno difendere loro.
E’ per loro che ammonisce ed esorta all’attenzione delle cose di Dio e non di quelle del mondo. E’ per loro che offre Sua Madre e Le chiede di esser MADRE di ogni uomo.
E’ per loro che con il Suo Amore filiale riesce a fermare il giusto giudizio di Dio in cambio di tanta, infinita Misericordia.
E’ per loro che offre la Sua Guancia ed accetta ogni insulto, ogni percossa, ogni violenza, ogni sacrificio.
E’ per loro che va a MORIRE.
Ma gli uomini non sanno leggere e fingono fino in fondo di non aver MAI sentito nominare Dio e di non averlo MAI conosciuto. Continuano induriti e sordi a cancellare la Sua Vita come un semplice segno di gesso su una comune lavagna, sostituendola con parole stolte ed inutili disegni che non riescono a cancellare ciò che Lui, Dio, ha inciso con il ROSSO inchiostro del Suo Sangue: AMORE! Non è riuscito quell’uomo affamato del niente ad azzerare il tutto perché ovunque il grido del DIO con NOI, l’Emmanuel, è entrato e dal profondo dell’ultima fessura della terra sussurra:
“Perché cercate tra i morti colui che è VIVO?”.