Il fardello pesante della ricerca di Dio è nella Chiesa il momento più difficile e delicato da vivere quale preparazione della stessa e comunione con le anime che ad Essa vengono affidate.
Tutti vogliono Dio, tutti lo cercano ma, quanti lo trovano e realizzano la pienezza della loro coscienza?
Padre Pio ha trovato ed ha offerto ciò che possedeva: Dio! Il Suo Dio è quello della Incarnazione del Verbo; è il MESSIA; è GESU’ CRISTO!
E’ di tale ricchezza che il Santo manifesta la Sua più alta preziosità. Non si può non vedere Gesù Cristo dalla Sua Figura fatta, non solo di immagine, ma anche di pensiero, parole, azioni. In breve, tutto Padre Pio è l’espressione visibile della Fede in Cristo Gesù.
E’ così il portatore di una Fede Certa e palpabile in un mondo dove la materia vorrebbe ombreggiare sulla stessa.
Chiama le pecore al Suo ovile, che non ha sede se non nella Sua perfetta realizzazione Cristiana ed ammaestra, formando le pecorelle di Dio ad essere conoscitrici della Voce del Padre.
Diviene ed è il punto fermo della Fede ritrovata quel fraticello che non ha più nulla in sé se non l’Uomo Gesù.
Il Suo ruolo è quello di battere il suono del SI-SI – NO-NO. Suono che può emettere solo chi sa. Lui, Padre Pio, sa e ci invita in Lui a sapere tutto di Colui che è Vivo ed è Risorto. Le Sue “Vergogne”, quali segni visibili, gli sono state donate proprio per essere, Lui, il punto di attrazione del visibile di Dio in terra.
Dai segni esteriori Egli passa immediatamente alla conoscenza ed al ritrovamento della perla che nel Cristiano è la massima preziosità.
La Fede, e la sua assuefazione nell’uomo di carne, fa del Conoscitore il portatore della nuova era.
Non più una Fede di aspettative future e di approccio giornaliero occasionale secondo le vicissitudini della vita, ma la vera, l’unica Fede degna di essere conosciuta e vissuta, quella del Risorto e della Verità in Lui.
Sfida, Padre Pio, ogni scienza ed ogni commento e punta diritto verso la concretezza Cristiana fatta di vero ammaestramento e di tangibilità di Dio nell’uomo di Dio.
Non siamo meno di nessuno, noi Cristiani, e non abbiamo nulla da invidiare a qualunque segno “speciale” perché in Cristo ogni straordinario è normalità di vita.
E’ normale camminare sulle acque; è normale guarire gli ammalati; è normale resuscitare i morti; è normale dire: “Chi vede ME vede il Padre Mio” ed è normale in Lui, nella nuova Fede, dire che chi vede Padre Pio vede quel Cristo che ha reso potenti gli umili, innalzandoli oltre qualunque possibilità umana.
Esce dal Padre la chiarezza della Forza della Fede Cristiana; forza che sgomenta, ma che dice di non avere altri rivali in quanto è unica nella sua pienezza.
Essa, Forza, è Cristo e la Sua Potenza che si realizza e si innalza in ogni uomo che da Lui è stato scelto per essere la Sua perfetta Immagine e Somiglianza.
Alba Di Spirito