Quando si cerca la felicità, spesso si osserva ciò che non la produce. L’uomo è smarrito perchè desidera ottenere la ricchezza della vita dalla miseria della vita.

Dio, UNICO vero RICCO, perchè Onnipotente, Onnoscente, ETERNO e privo di concorrenti, ha manifestato la Sua Grandezza scegliendo l’UOMO per elevarlo alla Sua Altezza, grandezza, bellezza.

Dio lo sceglie perchè lo AMA e lo ritiene prezioso nel Suo Cuore. Anche i SUOI OCCHI partecipano e concorrono alla Sua scelta, guardando l’umanità in tutti i suoi bisogni ed in tutte le sue deformità.

Sceglie il dolore umano per soccorrerla, la miseria umana per arricchirla e l’ignoranza umana per colmarla di sapienza e di conoscenza di Lui.

La Sua scelta è finalizzata all’adempimento del Suo desiderio di sanare e liberare l’uomo dalla sua prigionia.

Si vuole, Dio, nel Suo Amore innamorato del nulla umano per elevarlo nel suo TUTTO DIVINO.

E’ il Suo essere AMORE che lo realizza fino a lasciare la Sua REGGIA ed il Suo REGNO per farsi acquirente dell’UMANITA’.

Essa è quel gregge che sistematicamente viene portato al mercato dal mercenario che Svende le pecore al più basso acquirente. Esse non hanno virtù, salute, bellezza, vita, pertanto la morte le acquista e le conduce nel suo regno.

Lo sguardo di Dio, che ama quelle pecore, realizza la scintilla che produce la Nuova Offerta. Dio si offre quale PASTORE ACQUIRENTE che, nella SUA BONTA’ e nel SUO AMORE, propone l’acquisto.

Baratta tutta l’umanità in cambio della Sua PREZIOSISSIMA e DIVINA CARNE. E’ la legge della massima ricchezza che si regala in cambio della massima miseria. Il mercenario non può non accettare, lasciando che il PASTORE OPERI.

Inizia così la presentazione del Liberatore alle Sue pecore che, nel buio del loro stato, non lo riconoscono. Quelle che lo riconoscono però ottengono da Lui il Potere di passare dallo stato mortale a quello di Vita Eterna.

Parla il Buon Pastore alle sue pecorelle smarrite ed affamate. Cura le loro ferite e le istruisce circa il Suo progetto. E’ fiero del Suo acquisto e, chiamando le Sue pecore, le forma quale nuovo branco, ponendole nel Suo OVILE.

E’ Lui che le protegge, le nutre e garantisce loro ogni sicurezza eterna. Non nasconde nulla del Suo Programma e chiaramente le avverte che il mercenario alla scadenza di un termine avrebbe aggredito la Sua Carne fino a condurla sulla Croce e condannarla alla morte.

Rassicura le Sue pecorelle, angosciate e deluse per la sorte del loro Buon Pastore, che solo per tre giorni il Nemico lo avrebbe trattenuto nel Regno della morte dal quale poi sarebbe uscito RISORGENDO.

Raccomanda loro di CREDERE nella Sua Parola e di attendere con fiducia l’avverarsi degli eventi annunziati. Dice loro che, dopo aver sconfitto la morte, Risorgendo, sarebbe risalito al Padre, che non lo avrebbe MAI abbandonato ed al quale avrebbe dato con la Sua Vita molta GLORIA.

Il Padre, dal CANTO SUO, risponde che, nel compiacimento nel Figlio, la gloria per Lui sarebbe stata elevata al massimo della Sua Potenza. Il Padre gli promette e gloria su gloria, fino a donargli il Posto alla SUA DESTRA.

Chiede alle Sue pecore di ubbidire alle Sue raccomandazioni e di RICORDARE tutto ciò che annunzia. Promette loro di mandare un altro Consolatore, il quale le avrebbe guidate lungo la Via della Nuova Vita, abitando dentro di loro.

E’ il Buon Pastore che, dopo l’avverarsi di ciò che aveva annunziato, torna vittorioso e mostra il Suo Corpo glorioso a quelle pecore che gioiscono della Sua Vittoria.

Esse ricevono da Lui il compito di Annunziare il Suo Programma d’amore e di salvezza per l’umanità e di non temere perchè il posto che Lui ha preparato per loro è alla destra del Padre, con Lui.

Le Sue pecore ottengono la Forza dello Spirito Santo, del Consolatore, ed iniziano così a cantare nel mondo la Lode al loro Dio che, nella Sua Scelta d’amore, ha riscaldato il loro cuore fino a renderlo capace di battere per Lui.

Gli uomini dal cuore di pietra sentono battere per la prima volta il cuore di carne, dal quale esce il grido: “Abbà, Padre!”.

Autore

Di Admin

Lascia un commento