Nell’ovile di Gesù, Buon Pastore, bela una pecorella che all’apparenza non ha né ricchezza, né potere, né ambizioni. E’ Francesco, pecorella di Dio che, dopo aver sentito la Voce del Suo Pastore, lascia il mondo governato dal mercenario e segue la Via nella Onda di quella Voce.

Lo chiama, il Pastore, e lo sceglie guardandolo bello perché rivestito di sacco, poverello e privo di ogni certezza antica. Lo vede umile e lo vuole così come la Sua Scelta lo ha visto.

Francesco manifesta il Desiderio del Suo Buon Pastore spogliandosi delle cose del mondo, fino a raggiungere l’unica ricchezza a Lui concessa: essere umile terra.

Il Suo Pastore lo educa e lo vuole tutto per Sé, proprio come il Suo Sguardo lo aveva visto e scelto.

Quando Francesco è pronto e visibilmente RIVESTITO di GRAZIA DIVINA, inizia il Suo esser TESTIMONE. Va, vestito di umiltà, da chi è povero come Lui, da chi è bisognoso come Lui, da chi è ammalato come Lui, affinché la Scelta di Dio in Lui possa consolare ogni afflitto, perché Dio in Francesco è con loro.

E’ il Buon Pastore che si fa povero con i poveri e mortale con i mortali, per regalare la condivisione che avrebbe prodotto il cambiamento di ogni stato.

Francesco condivide la povertà per essere ricco del Suo Dio e vivere nel Suo Regno quale vita ritrovata.

Francesco confida nel Suo Dio ed invita i Suoi fratelli a Lodarlo, imparando a conoscere Dio che si esprime mostrando il Suo Volto nella Sua Scelta.

Si compiace il Buon Pastore con la Sua pecorella ritrovata, alla quale dona il Suo Volto, facendolo arrivare con Francesco a tutti quelli che, desiderosi di conoscere Dio, vengono esauditi nel vedere sulle vie del mondo un fraticello scalzo che, con le mani alzate, canta: “Laudato Sii mio Signore!”.

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