Salutare con un CIAO Padre Pio è come il dolce sentire l’anima che ha trovato e conosciuto l’AMICO.
Durante il tempo, che ha fatto conoscere Padre Pio attraverso gli scritti pubblicati su questa rivista, è nata una simpatia familiare fra il Padre e la mia anima. Ho trovato che la comunione è veramente un miracolo d’amore e che nasce da un semplice approccio.
Pensavo che in me, quale creatura bisognosa d’affetto, la figura di Padre Pio potesse in qualche modo saziare quell’angolo che solo il Paradiso può colmare, ma ho scoperto che anche Lui, il Padre, Padre Pio, aveva appetito di unità.
Non è un sogno, né una illusione, perché l’UNITA’ è confidenza d’amore.
So che nella penna le parole portano espresso il Suo desiderio di incontrare tutti coloro che si accingono a leggere e so per certo che nessuna di esse rimane sulla terra priva di riscontro divino.
La Figura del Santo, tanto familiare, ma anche tanto temuto, è esplosa nella sua bellezza più limpida quando al di là della Sua Figura umana il Suo Spirito si è manifestato in tutta la Sua Bellezza.
L’ho amato il Padre temuto, quando quel Suo SI’ a Cristo è balzato nel MIO cuore e si è incontrato con il mio SI’.
Era il SI’ dell’Amore.
Con la complicità dell’unico 1 comune siamo entrati in sintonia di intendere i nostri desideri espressi nelle nostre vite quotidiane.
E’ con l’1 fra noi che in me quel Padre Pio irraggiungibile è divenuto piccolo e facile da capire.
Sempre Lui, il più Grande di tutti, Gesù, è il complice dell’Amore. Lui concede i Suoi favori più nascosti realizzando gli incontri tra Cielo e Terra. Lui, sempre Lui, Gesù, è tra Marte e la Terra il filo di giunzione che fa attraversare ogni confine.
Unisce corpi celesti lontani e vicini e li realizza, permettendo di toccare il Cielo con un semplice SI’.
Ora che ho trovato Te, Padre Pio, in quel SI’, ti dico Ciao e non Ti lascio quale solennità divina chiusa in una Chiesa, ma quale dolce compagno di giochi che lasciano il mio cuore sazio di sapore di Dio.
Ciao, Padre Pio!
Ti amo.
Alba di Gesù