Il fiume nasce là dove la roccia si apre,
le sue acque mormorano roteanti e festose,
giocano in una rumorosa corsa
di capriole.
E giù, giù, giù verso valle, giù
fino ad arrivare primi.
Tutto sembra solo per essere una giornata
da vivere, da esprimere, da esistere
ma corri, corri, corri fino a che il letto nella valle
ti frena, ti rapisce e quelle acque spumeggianti
divengono corrente dolce
del fiume che va.
Lungo è il percorso e lenta è la corsa,
sembra la tranquilla passeggiata
di chi non sa dove andare.
Così, all’improvviso, si apre la fine,
Colei che tutto raccoglie,
Colei che nessun ricordo lascia,
ma che tutto contiene.
Essa è là
nell’oceano disteso
che avvolge fra le sue braccia
quella goccia
che da tanto lontano è giunta
per morire nel calore dell’IMMENSITA’.
(Alba Di Spirito)