Si concilia il riposo nelle tenebre che impediscono il lavoro e nel riposo l’acquisto di nuove energie. Anche per l’uomo, quale creatura di un creato che sorge e che tramonta, c’è il buio della notte che si presenta con debolezza nello spirito; vuoto nella coscienza; malattia nel corpo; tristezza nella mente.
Non sempre è giorno e non sempre si vive lo stesso momento.
Dice Qoèlet:
"C’è un tempo per ogni cosa, c’è un tempo per nascere e un tempo per morire,
Un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante,
Un tempo per uccidere e un tempo per guarire,
Un tempo per demolire e un tempo per costruire,
Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
Un tempo per gemere e un tempo per ballare,
Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
Un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci,
Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
Un tempo per serbare e un tempo per buttare via,
Un tempo per stracciare e un tempo per cucire,
Un tempo per tacere e un tempo per parlare,
Un tempo per amare e un tempo per odiare,
Un tempo per la guerra e un tempo per la pace".
Ad ogni tempo l’uomo deve la sua risposta che nella parola FIAT sintetizza con la piena adesione agli avvenimenti in corso.
FIAT non è nella bocca né nella buona volontà ma è nell’essere presenti in ogni momento e vivere quel momento, sapendo che è tutto tuo.
La presenza attiva dell’uomo nel "suo" momento si sacralizza quando l’uomo c’è ed è cosciente della sua unità nella mutevolezza dei tempi. E’ saggio colui il quale lascia il tempo passato per essere solo il presente e non si protrae nel futuro, trascurando quell’attimo che di lui fa l’essere vivo ed attivo nella giornata delle emozioni stabilite. Non c’è uomo che possa decidere cosa può accadere domani né uomo che possa dire l’oggi come sarà né uomo che possa mutare gli eventi; c’è solo l’uomo che deve vivere ciò che il tempo ha nel suo programma.
Ecco che nascono i tempi (i momenti) nel TEMPO e l’uomo, nei tempi, realizza la volontà già contenuta nel TEMPO. E’ così che si vive la frase spesso pronunciata con facilità e superficialità: "Sia fatta la volontà di DIO". Non è DIO il TEMPO di ogni cosa? E la Sua Volontà non sono le espressioni dei tempi nel TEMPO?
Non può l’uomo scegliere ed eliminare nella scelta i tempi a lui non graditi, perché non sono i suoi; ma lui è solo l’interprete, colui il quale deve conoscere attraverso i tempi (i momenti) la volontà suprema di Dio ed essere con Lui nel TEMPO di ogni tempo.
Come le lancette dell’orologio aderiscono sul quadrante e producono con il loro movimento la segnalazione del tempo, maturando i secondi, i minuti, le ore, così è l’uomo. Unica lancetta aderente alla Volontà dei tempi ha su di sé il compito di vivere e di segnare, esprimendo così la volontà di Dio.
DIO IN OGNI TEMPO e l’uomo è la sua sfera.
Lui, l’Energia che muove ogni cosa in ogni dove, muove la vita e nella vita gli uomini che vivono. Lui, Dio, ha nel Suo giorno e nella Sua notte eterna la Sua volontà che deve essere vissuta sia nel giorno che nella notte da tutti coloro che sono presenti.
E’ presente la Sua creazione con le Sue Creature e l’uomo in essa ha il dovere di segnare il tempo cosciente della Volontà di Dio. Maria nel Suo Fiat ha segnato il tempo cosciente di sé nell’essere Madre voluta da Dio; Gesù, nel suo sì alla volontà del Padre, ha segnato il tempo cosciente di essere quella lancetta capace di muoversi e di produrre solo nella Volontà già espressa dal Padre Suo.
Dio e sempre Dio è l’autore, l’esecutore, il Possessore di ogni cosa visibile ed invisibile che nel creato esiste ed in Lui ogni cosa che si esprime ha ragione d’essere.
Ecco che Qoèlet raccoglie in ogni tempo le espressioni di vita ed in esse visualizza il Creatore quale Autore Assoluto di tutti i tempi e conclude il suo discorso dicendo che, dopo aver compreso e ascoltato ogni cosa, temere Dio e osservare i suoi comandamenti fa, dell’uomo che vive, l’uomo che ha S A P U T O V I V E R E perché ha raggiunto tutto in tutti i tempi.
Alba Di Spirito