Il tempo nella vita scorre così velocemente che neanche il ricordo riesce a trasmetterci quanto e come sia stato realmente vissuto.
Come l’onda avanza e sulla riva si riposa e, volgendosi indietro, nulla trova di sé, così è l’uomo che, ritrovato il suo attimo presente, cerca la sua corsa e la vede senza alcuna partenza.
Come ricordarsi di sé nel grembo della mamma? Come vivere l’attimo della nascita e il susseguirsi delle ore, dei giorni, fino al divenire della ragione nella sua capacità di intendere e volere?
Tutto è stato vissuto e tutto è fuggito via. Ciascuno vorrebbe raccogliere e trattenere la propria vita per sé e rivederla attimo dopo attimo, ma questo non gli è concesso.
La memoria è debole ed in essa il ricordo muore! Qualche sprazzo di luce raccoglie del vissuto ciò che occorre per rendersi conto di esserci stati su questo pianeta e poi nulla più. Solo il presente è. Solo questo attimo ed il suono della sua ora vive.
La vita è spenta nel suo passato ed ancora non accesa nel suo futuro; solo l’ora di questo momento fissa di noi la nostra presenza.
Quanto prezioso è il rendersi conto che la vita vale perché ora sei, ed in questa ora puoi vivere tutto ciò che di ieri nulla potevi e di domani ciò che ora sai.
Vegliare è come fermare l’universo che ci assorbe nella corsa del tempo che va. E’ come bloccare quel battito che vuole arrivare senza lasciare che l’uomo se ne accorga o che possa mutare la sua méta.
Risuona, però, più forte di ogni rumore la Voce di Colui che viene, che era, che è. Le SUE PAROLE sanno di risveglio per chi si è assopito e nulla vive di sé nella verità.
“Vegliate!”, ci dice. Cosa vegliare e chi se non noi stessi e la nostra ragione d’essere? Perché guardare ove nulla c’è se prima non si è entrati dentro la propria esistenza? Vegliare su se stessi è fermare il tempo per essere vita vissuta.
Richiama, Gesù, l’uomo ad essere presente per non restare confuso quando… quando il tempo lo chiamerà per vedere il VOLTO della VERITA’. Un attimo fra tanti attimi è quel MOMENTO; il MOMENTO della VERITA’ in cui ogni tempo è stato consumato ed in Lui, solo in Lui, si è fissato.
All’uomo è passato, ma in Dio si è ancorato così come è stato ed è vissuto. Cosa di noi rimane in Lui è scritto in ciò che LUI stesso ci dice di fare: Attenzione! Ci risveglia affinchè possiamo alleggerire i nostri cuori appesantiti dalle dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita. Tutto ciò sarà come un laccio che si abbatterà sopra la nostra vita, piombandoci addosso improvvisamente.
Ci risveglia il NOSTRO CREATORE dal torpore di non sapere che il SUO VOLTO sarà il nostro ultimo esame. L’ultimo attimo che richiede preparazione e capacità di essere dinanzi al Figlio dell’Uomo.
Ecco che l’attimo presente si deve arricchire di attenzione e di preghiera per essere coloro i quali riconoscono la Luce Vera, quella che illumina ogni cosa.
C’è, quindi, la menzogna che attrae l’attenzione delle creature e le prende fino ad assopirle dinanzi alla sua illusoria realtà. Si ode una VOCE che DICE e che TUONA: “VEGLIATE PER NON ESSERE SORPRESI, VEGLIATE!”.
Non sapete né l’ora, né quando; ma in questa ora tutto si compie nella verità di chi ascolta e mette in pratica ciò che ode. Fare tesoro della Parola è come il contadino che cura il suo terreno e mai lo lascia incustodito.
Risvegliati dal suono delle SUE PAROLE, quali sentinelle attente, ci alziamo rinvigorite da quel Suono e gridiamo: “COSI’ SIA!”.
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Vivi l’attimo presente regolando nell’attimo il battito della Vita. Ad ogni rintocco canta e vola. E’ l’ultimo suono della tua giornata!
Alba Di Spirito