Dice Gesù: "Chi mi vuol seguire prenda la propria croce e mi segua". Così stabilisce che ognuno ha la propria realtà di vita da seguire e che con essa la Luce di Dio va conosciuta e vissuta. Non prescinde Gesù la Sua Persona dalla vita degli uomini, anzi condiziona la Sua Figura e l’unità con Essa alla vita di ogni singolo. Siamo identità distinte ed abbiamo sin dalla nascita la Storia della nostra vita già in Dio stabilita e concessa per essere da noi espressa.
Quella Croce di cui Gesù ci parla è proprio la Volontà di Dio che nel tempo ha realizzato per noi ogni Missione e che in coloro i quali ne sono a conoscenza tali missioni divengono solo Fiat in ogni momento della giornata.
E’ Dio l’autore e l’esecutore del piano eterno di Salvezza e di Vita ed in Lui e nella Sua Suprema Sapienza ogni cosa va vissuta perché da Lui è già stata realizzata quale Sì alla vita.
Essere partecipi del Suo progetto vuol dire sapere che non c’è salvezza senza un preciso programma e che non si inizia un lavoro senza avere calcolato bene ogni spesa da sostenere.
In tutte le espressioni umane c’è la perfezione del Progetto Divino e solo in tale perfezione l’uomo trova la risposta e la forza al non giudizio ed all’abbandono che tutto è in Dio "giusto".
La tempesta non fa dei tempi il brutto ma è nei tempi un momento necessario per servire le altre espressioni. Ogni stagione dipende dall’altra e nella comunione e scambio delle stesse, l’equilibrio della vita trova la sua stabilità. Così, la Croce che Gesù annunzia è la stagione umana fatta di momenti positivi e negativi ma che per l’uomo sia la positività che la negatività non può essere considerata tale in assoluto se non entra nella conoscenza della globalità del progetto stesso.
Quando Gesù annunzia che avrebbe mandato lo Spirito di Verità non fa altro che permetterci di entrare in Esso, Spirito, nella conoscenza delle "Cose di Dio" non più quale punti parziali, e pertanto limitati al momento, bensì quali momenti di un risultato che è perfetto in quanto da Dio è stato realizzato.
La Vita stessa di Gesù è stata un insieme di momenti ma Gesù stesso non ha allontanato da sé né il bello né il brutto perché nella Conoscenza della Volontà di Dio sia il bello che il brutto erano parte della positività della bontà di Dio. Così, la Sua morte orrenda e priva di spiegazioni umane per un Uomo che aveva fatto risorgere i morti e ridato la vista ai ciechi, in Dio era quel gradino necessario per far entrare quella Carne ad essere la promotrice della vita nella Resurrezione della stessa e delle altre carni.
Il Sacrificio di Uno per la vittoria di molti. Così il Dio "cattivo" visto nella Luce della Verità diviene il Dio costruttore di cose grandi e soprattutto Autore del bene degli uomini. Santa Teresa D’Avila ringrazia Dio per non averle concesso ciò che Lei chiedeva perché col tempo si era resa conto che ciò che Lui, poi, dava era molto di più della richiesta da Lei fatta.
Imparare a dire: "Sia fatta la Volontà di Dio" vuol dire essere nella certezza che in Lui, conoscitore di ogni cosa, è giusta così come è. Questo è il primo gradino che permette all’uomo di essere pronto per entrare a far parte degli operai di Dio i quali operano, non per giudicare il campo di battaglia, ma per cooperare nello svolgimento di quella Volontà che fa cambiare le cose di ieri in cose di oggi e da oggi in quelle di domani.
Nella ferrea volontà di Dio che ogni cosa è giusta così com’è, l’operaio vive la sua operatività nei tempi senza togliere al vasaio quella creta necessaria affinchè diventa vaso.
L’uomo frettoloso e privo di sapienza vuole tutto subito, senza conoscere l’effetto che quel subito può produrre.
Entrare, invece, nel lavoro eterno di Dio, fa dell’uomo una creatura presente in ogni tempo e mite nel suo lavoro che giorno dopo giorno deve spostarsi da un luogo all’altro, da una condizione all’altra e crescere contemporaneamente con la sua operosità per portare frutto in quell’opera che Dio svolge con l’uomo che porta con sé la propria croce in virtù del beneficio di altri che, come lui, volano nel cielo eterno, grazie alla Volontà ed alla Saggezza di Dio che non sbaglia MAI.
Alba Di Spirito