La Fede, che nell'Apostolo viene donata quale forza da trasmettere a tutti coloro che hanno la fortuna di incontrare i portatori dello Spirito che Cristo ha mandato, affonda le proprie radici in due condizioni essenziali affinchè sia Luminosa e Forte: quelle della Povertà e del Servizio inutile.
Dice Gesù nel Vangelo (Luca 9, 1-5) "Egli chiamò a sè i dodici e diede loro potere e autorità su tutti i demòni e di curare le malattie. E li mandò ad annunziare il regno di Dio e a guarire gli infermi". Disse loro :"Non prendete nulla per il viaggio, nè bastone, né bisaccia, né pane, né denaro, né due tuniche per ciascuno. In qualunque casa entriate, là rimanete e di là poi riprendete il cammino. Quanto a coloro che non vi accolgono , nell'uscire dalle loro città, scuotetevi la polvere dai vostri piedi, a testimonianza contro di essi".
Gli apostoli dissero al Signore: "Aumenta la nostra fede!". Il Signore rispose: "Se aveste fede quanto un granellino di senape, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe. Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola? Non gli dirà piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati le vesti e servimi, finchè io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu? Si riterrà obbligato verso il suo servo, perchè ha eseguito gli ordini ricevuti? Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato dite : SIAMO SERVI INUTILI. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare" (Luca 17, 5-10). L'apostolo, quindi, porta in Sè il dono della fede nella condizione di povertà e di servizio inutile. L'apostolo è povero e servo.
La Fede è la forza della Luce e tale deve rimanere per essere illuminante per le genti. Ma quale luce mantiene i propri requisiti se ciò che la contiene non ha trasparenza e brillantezza? I riflessi infiniti della Fede vengono danneggiati o addirittura spenti se privati di tali elementi.
Povertà e Servizio inutile, in realtà, sono alle dipendenze dirette della Fede stessa. Colei che vive è la Fede; coloro che le permettono di vibrare ed operare sono le coppe in cui essa viene versata.
E' Povero e Servo il calice contenente un dono così prezioso: è l'Apostolo!
Sembra quasi impossibile per uomini comuni dover vivere tali condizioni! Umanamente è vero, in quanto la materia necessita di ciò che la circonda. La terra che ci accoglie, in realtà, vuole essere servita per servire e necessita di coloro che da lei dipendono per esercitare il potere di governo.
Dio ha invertito tale legge, operando sì con il servizio, MA MUTILANDOLO DELLA RICOMPENSA.
Non c'è più condizione per servire; c'è solo donazione.
Il Regno di Dio è privo di tutto ciò che inquina la purezza di ogni natura.
Gesù insiste molto con gli Apostoli, riportandoli alla bellezza della NUDA POVERTA', ed alla SAGGEZZA DELLA OPEROSITA' DIVINA.
L'APOSTOLO è L'ELETTO spogliato delle vesti terrene con le sue leggi e rivestito di Comandi Divini.
Ad ogni causa il giusto effetto.
L'uomo nuovo vibra il suono della nuova investitura ed emana la nuova azione.
Come la ninfea, regina nella sua bellezza, poggia i suoi petali sulle acque ed affonda le sue radici nella profondità di esse, così la Fede Apostolica, ricca, bella e maestosa, vive nel naturale ambiente della Povertà e del Servizio Inutile. Inutile in quanto è nato quale Servizio Divino; pertanto ricco di ciò che è.
Non è dell'acqua che sorregge la nave la forza e la potenza di ciò che compie? Necessita essa di apporti esterni o di affanni inutili o di ordini o premi per essere ciò che è?
E' in sè, Servizio, la potenza ed in ciò che esprime, la forza! Privo di qualunque ingombro vola leggero nel tempo e semina Amore. Su di esso la Fede viaggia e nella Operosità adempie alla realizzazione dello straordinario che "muove le montagne …. comanda al gelso: sii sradicato e ….".
Di quale altro motore o forza estranea deve arricchirsi il mare per essere più mare?
E' nella sua pura essenza, povera e servizievole, che esercita il massimo potere.
Povertà e Servizio Inutile sono i nuovi elementi che arricchiscono gli Apostoli e li rendono degni di essere i portatori della Luminosità di Dio. E', infatti, la Fede che deve essere innalzata là dove Dio l'ha collocata.
In essa, la potenza dell'Altissimo tocca le altezze che oltrepassano i confini materiali per entrare nei mari dell'Oceano Infinito dove silenzio, pace, amore si incontrano per formare l'aura dei nuovi orizzonti.
Alziamo lo sguardo ed eleviamo i nostri Spiriti nel sussulto della gioia che ci rende fieri di essere nel regno dove si costruisce il tempo che non conoscerà mai più la parola fine.
L'Apostolo è con noi e nella Sua figura traspare quel meraviglioso, grande, maestoso, eterno uomo dal nome Gesù.
(Alba Di Spirito)