Nello spazio ridotto del mio essere uomo vive il mio cuore che, attimo dopo attimo, si esprime. Spesso non sa dove andare e spesso non sa perché va.

Nel suo pulsare le ore si consumano e dalla mente fuoriesce la ragione che, nella sua lucida scissione del bene e del male, esegue il processo che assolve e che condanna.

Sono più condanne che assoluzioni i gesti e le azioni vissute perché, nel codice ove la mente attinge, è chiara la via. Smarrito, fra le vie contorte e buie delle mie umane passioni, mi ritrovo, giorno dopo giorno, ad essere condannato a morte per non aver saputo vivere la vita. Non mi resta altro da fare se non pensare a Colui che ha segnato il percorso Perfetto che lascia integro il mio equilibrio nel bene del suo contenuto.

Lo penso, alcune volte, lontano da me, assente nel Suo Sguardo, perso in ogni tempo e con tristezza noto che mi cerca. Aspira ogni movimento e con fiducia spera che io ritrovi la Sua Via. E’ maestoso e saggio il suo saper attendere l’emozione della mia riflessione che, come alito di vita ritrovata, va a toccarlo con dolcezza, pretendendo una Sua consenziente carezza.

Non Parla l’Autore della Vita e il Portatore di ogni parola. Nel suo tacere sento l’invito a seguirlo oltre ogni collina, tempo e spazio che impedisca il raggiungimento della mèta. E’ pronto a farmi volare per lasciarmi là dove il Suo Parlare è Vita.

      Oltre ogni confine trovo il Suo Corpo Crocifisso e deposto. Con timidezza poggio il mio orecchio sul Suo petto e stranamente odo il battito infinito del Suo Parlare. Fuoriesce dal Suo Cuore che, sanguinante di dolore, mi accoglie per lasciarmi respirare ciò che di Lui il Suo Profumo è: Amore!

Tutto di me è con me e tutto di me è a Lui consegnato. Trovo la Sua Porta che, pur stretta, è aperta all’accoglienza dei miei falliti percorsi. Non si rifiuta di ascoltare le mie parole che, senza una chiara stesura, fuoriescono per dirgli che ho bisogno di Lui. Tutto in me è perduto meno che il coraggio di appartenergli ancora.

E’ soave il riposo della certezza di essere da Lui posseduta nel Suo Sì eterno, e fragrante è la speranza di poter ricominciare secondo la Via che ancora non conosco. Stanche sono le Sue Membra ma vigili ed attente al mio dolore.

Ho bisogno di Te, gli sussurro senza sosta. Goccia dopo goccia intingo la mia vita, in ogni suo attimo, in quel SANGUE che rigenera e ristora. Sa di vero amore perché immediata è la pace che produce al mio cuore. Svanisce la paura dell’essere abbandonata e perduta nella mia immatura giornata e si cementa il desiderio di trovare la Luce della Verità che illumina la mia Coscienza e la matura con la Sua Saggezza.

Dialogo con Te, Gesù Crocifisso d’amore ed in Te continuo a rifugiarmi ogni volta che, vinta dalla debolezza, rischio di perdere Te in ogni cosa di me. Nella buona e nella cattiva sorte siamo uniti e proclamiamo al mondo che la perfezione del nostro Amore sta nel sapere che, sempre e comunque, Tu sei in me ed io in Te.

Grazie amore del mio cuore, grazie Vita della mia vita. Grazie Gesù nel Tuo dolore, grazie!

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