Gesù annunzia agli uomini che Dio è con loro e con Lui è anche il Suo Regno. Sembra strano sentire che Dio sia così insieme agli uomini fino ad abitare con gli stessi. L’uomo vuole sì, Dio, ma non proprio così come Lui ha voluto essere con loro. Dio ha voluto abitare con gli abitanti della terra per farsi conoscere senza alcun intermediario. Per fare ciò si è “regalato” un corpo di carne simile a quello degli uomini di carne. Nessuno glielo ha costruito, ma da Lui stesso è stato generato.
Dio, nel Suo Corpo, viene da Dio ed è Dio vero. Ma gli uomini non vollero riconoscere che nella Sua natura umana e carnale vi fosse tutto Dio fatto carne pur essendo Dio. Era divenuto troppo facile perché lo si poteva incontrare per le strade, mangiare con Lui, sentirlo parlare e chiedergli ogni consiglio. Addirittura lo si poteva invitare nella propria casa e magari offrirgli un pranzo. “Cose di questo mondo”, pensa l’uomo, mentre Dio risponde di essere su questo mondo, pur non essendo di questo mondo.
Si presenta così come regnante del Suo Regno. Si presenta quale Re il cui Regno è nei Cieli. Così come un qualunque regnante della terra quando va in missione porta con sé tutta la sua regalità ed ovunque mostra, attraverso la sua figura, quel Regno che con lui si identifica, così Gesù, Re del Suo Regno Celeste, porta con Sé ogni cosa di Esso ed invita coloro che lo incontrano ad ascoltare ciò che ha da dire circa la ricchezza del Suo Patrimonio Celeste.
Dice che il Suo Regno è con Lui stesso ed essendo Lui ed il Suo Regno una cosa sola, gli uomini senza andare in alcun luogo si ritrovano nel Regno di Dio solo perché incontrano Gesù che ne è il Re. Non sarebbe stato interessante sapere che il Regno dei Cieli era in mezzo agli uomini se Gesù non avesse invitato gli ascoltatori ad entrarvi. Dice alle folle ed a quanti lo conoscevano di convertirsi e di credere nel Vangelo di Dio.
Chiede di ascoltare la Sua Voce, di entrare nel contenuto della Sua Parola e di seguirLo senza voltarsi indietro. Chi sa che Gesù è il Regno di Dio in mezzo agli uomini non si preoccupa di raccogliere ciò che non può più servirgli: le cose di questo mondo! Lui invita le genti a lasciare ogni cosa fino a giungere nella parte più emozionale della creatura umana, quella in cui essa è legata dal Suo stesso sangue. Lui chiede di lasciare ogni cosa fino ad odiare il padre e la madre, sorelle e fratelli per Lui. Chiede di morire ai vecchi attaccamenti, sia di cose che di persone,
per avere quale Cosa il Suo Regno e quale Persona Dio fatto uomo. Invita, con linguaggio semplice ma incisivo, a non voltarsi indietro se lo si segue perché Dio è il tutto e con Lui non si è perso nulla.
Il mondo antico va lasciato in qualunque stato la creatura si trovi. Tale distacco, pertanto, interessa tutti gli uomini di ogni specie, razza e condizione sociale. Caratteristica comune per tutti i distacchi è l’impossibilità di portarsi dietro anche la più piccola cosa. Non c’è pietà per gli accumuli tanto sofferti quando il mondo ti mette fuori dalla sua porta perché il tuo posto non è più tuo. Ed ecco che Gesù si esprime, dicendo al mondo che Lui è in cerca delle Sue Creature senza nulla a pretendere dei loro averi.
Le invita a vendere ogni cosa e a consegnarlo ai poveri. Ci chiede di seguirLo quali poveri dei poveri perché Lui avrebbe rivestito con la Sua Potenza ogni creatura che a Lui si fosse consegnata. Gesù propone il Suo Regno quale ricchezza inestimabile. Le cose del mondo in Esso sono spazzatura, tanta è la differenza di preziosità fra Dio e il mondo.
Si propone quale perla preziosa, il cui valore deve coinvolgere colui che la trova fino a pretendere il geloso possesso nel timore che altri la possano rubare. Chiede di sbarazzarsi di tutto il resto per poter essere protesi solo per Lui, in Lui e con Lui regnare per tutta la Vita Eterna.

Autore

Di Admin

Lascia un commento